tecnica del Ritorno

In by Marco

Tecnica già conosciuta ai tempi del Buddismo: “Risalire, grazie alla memoria, il corso dei giorni, dei mesi e degli anni per arrivare al nostro soggiorno nella matrice e, dopo ancora, alle esistenze passate, una, dieci, cento, mille, diecimila, cento milioni di esistenze”.

Con il ritorno vi è l’ispezione diretta dei samskara da parte della coscienza personale lungo il tracciato del tempo.

Ogni individuo ha una storia che può essere divisa in tre fasi: vita precedente (dall’origine del tempo alla fecondazione), pre-natale (dalla fecondazione alla nascita), vita attuale (dalla nascita a oggi). Ognuna di queste fasi si presenta diversa da soggetto a soggetto ed il campo emotivo viene simbolizzato da un colore.

In ognuna delle tre zone possono esserci stati traumi che hanno turbato il soggetto e continuano ad interferire.

Con l’aiuto della propria guida interiore (istha devata) vengono individuati i traumi presenti nel tracciato del tempo-spazio come idee forma.

Vediamo le idee forma con il terzo occhio: ognuna di esse ha un peso, una dimensione, un colore, a volte anche un suono diversi.

Le idee forma hanno risonanza su di uno specifico punto del corpo e possono venire scaricate con una abreazione che porta sollievo immediato.

Chi effettua il ritorno deve restare ben sveglio, in stato di rilassamento, in contatto con la propria guida interiore. Il conduttore è coinvolto ma non interferisce sul processo.

La tecnica del ritorno ha valenza di bonifica della mente collettiva ed è sempre stata svolta gratuitamente.

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